Ho vissuto un periodo felice a Genova, senza dipingere ma così presa dai carruggi, la gente e quel vento che non dimentico che non posso che onorarne il ricordo. Così sono nate “le acciughe”, pesci tanto luminescenti da far concorrenza alla luna piena e a scatenarne, si dice tra le maglie del porto, l’invidia al punto che è per questo che sono in mare: perchè le acciughe sono stelle in mare. E nelle notti buie affiorano vicino la cresta dell’onda, facendo la fortuna dei pescatori, che a Zena (Genova) son chiamati, da poeti e bevitori, pescatori di stelle.
Ho vissuto un periodo felice a Genova, senza dipingere ma così presa dai carruggi, la gente e quel vento che non dimentico che non posso che onorarne il ricordo. Così sono nate “le acciughe”, pesci tanto luminescenti da far concorrenza alla luna piena e a scatenarne, si dice tra le maglie del porto, l’invidia al punto che è per questo che sono in mare: perchè le acciughe sono stelle in mare. E nelle notti buie affiorano vicino la cresta dell’onda, facendo la fortuna dei pescatori, che a Zena (Genova) son chiamati, da poeti e bevitori, pescatori di stelle.
FROM SHADE TO LIGHT: ILLUMINARE LA SERA
Dall’ombra, sempre tanto temuta, alla luce: ho voluto dedicarmi a questo mondo, traslando il mio interesse per la pittura, su elementi a me nuovi, che brillassero con immagini di luce nuova. Paraventi di luce. Immagini da accendere: per salutare il tramonto, per accogliere e accompagnarsi nella sera. I Paraventi di luce sono perlopiù acquerelli su carta di cotone, circondati da supporti di legno recuperati da telai da pittura, ripuliti e protetti con cera naturale, montati su strutture elettriche lineari e solide. Con una luce a piccolo wattaggio possono tener fede ai vostri sogni per tutta la notte, cullando il vostro sonno; o consentirvi una presenza amica, dolce e silenziosa, nei pomeriggi invernali.
Upcycling: la differente, e molto stimolante, relazione con gli oggetti
Abolite le norme esteriori, e tramontato ( veramente? magari!) l’uso bulimico di “iconico”, possiamo incontrare nuove storie. Storie “liberamente liberate” dall’immaginazione, in un’arbitraria espressione che dalla traccia sull’oggetto – quale che sia e che racconta, di questo , il suo vissuto – si dilata in segno presente.